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| di Monica Caffarena
Tra le parassitosi intestinali la giardiasi è forse la più temuta; questo perché è relativamente difficile da debellare e questo avviene per due motivi: -primo: la Giardia è un protozoo (come i Coccidi) ed in generale tutti i protozoi sono microorganismi resistenti e molto prolifici. Non a caso molte gravi malattie difficili da curare sono causate da protozoi prima fra tutte la Leishmaniosi. -secondo: i cani possono facilmente re-infestarsi anche una volta che il parassita è stato debellato dall'intestino dell'ospite. Questo perché la Giardia resiste senza difficoltà fino a 3 mesi nell'ambiente circostante.
Questo parassita ha bisogno di umidità per vivere: i cani possono prenderla bevendo acqua contaminata oppure dalle feci di animali infetti. E'importante ricordare che anche gli animali selvatici possono avere questo parassita e trasmetterlo attraverso le feci. Quindi l'acqua e/o il terreno possono divenire infetti in seguito alla deposizione di feci da parte di un qualunque animale. La Giardia può essere contagiosa per l'uomo e specie per i bambini anche se di solito il contagio è più facile all'interno della stessa specie (da uomo a uomo) perché esistono vari ceppi di Giardia e solo uno accomuna cane e uomo (genotipo A). Per l'uomo la più grande fonte d'infezione sembra essere l'acqua contaminata da feci di topo, dato che la Giardia resiste anche al cloro.
Quindi: come proteggere i nostri cani da questo terribile parassita? Evitate di far bere i cani nei laghi e soprattutto nelle pozze d'acqua; anche i fiumi sono a rischio specie quelli d'alpeggio dove le vacche si abbeverano e defecano. Cercare di non far mangiare escrementi ai cani: purtroppo questo per alcuni proprietari è un'impresa difficile perché alcuni cani trovano irresistibili le feci degli animali selvatici o dei gatti... questo risale alla loro memoria atavica ed è (purtroppo) del tutto naturale in quanto i predatori consumano per prima cosa tutti gli organi interni (incluso l'intestino e il suo contenuto).
Parliamo ora dei metodi diagnostici: la Giardia si può diagnosticare sia con un accurato esame delle feci (a fresco), sia con i test appositi; in entrambi i casi si raccomanda di raccogliere le feci di 3 giorni perché l'espulsione è spesso intermittente. In caso di uso dei test appositi è importantissimo ricordare che questi evidenziano la PRESENZA DI ANTIGENI. Se il test risulta positivo significa che il cane "ha avuto" il parassita nel suo intestino ma non è detto che vi sia ancora: questo perché gli antigeni possono essere presenti nelle feci anche mesi o addirittura anni dopo l'eradicazione del parassita! Per questo motivo lo snap test (cioè quello per gli antigeni) NON può essere usato per confermare l'eradicazione. Il test dovrebbe essere usato SOLO per confermare il dubbio di presenza del parassita quando vi sono tutti i sintomi ed il cane risulta libero (o già trattato) per gli altri parassiti. I sintomi sono: diarrea o più spesso feci molli molto maleodoranti, a volte con sangue o presenza di grassi indigeriti (steatorrea); se l'animale è molto infestato si può osservare anche dimagrimento e vomito. Questi sintomi sono comuni a molti altri parassiti (coccidi-trichiuridi) e anche a problemi gastroenterici causati da batteri o virus: è quindi essenziale procedere per prima cosa ad un esame completo delle feci per vedere quale problema escludere. Se dall'esame delle feci risulta che il nostro cane ha la Giardia è molto importante seguire il trattamento indicato e nello stesso tempo essere molto attenti con l'igiene: sono in vendita salviette alla clorexidina o ai sali quaternari di ammonio (entrambe per uso umano) che sono efficaci anche contro questo protozoo; dovrete usarle per pulire la zona perianale del cane ogni volta che sporca. Raccogliete sempre tutte le feci in giardino nel più breve tempo possibile (almeno entro alcune ore-più stanno a contatto con il terreno più c'è il rischio di contaminazione). Pulite e lavate con prodotti disinfettanti (ai sali quaternari di ammonio) tutto ciò che può essere stato contaminato dalle feci. Anche uno shampoo o una schiuma alla clorexidina sono raccomandati per trattare il mantello del cane. Le alte temperature uccidono i protozoi: quindi lavate tutto a 60°C . Questi accorgimenti, uniti alla terapia, solitamente consentono di risolvere il problema in 15-30gg.
Per avere conferma della risoluzione del problema è importante raccogliere le feci di 3 giorni (una volta terminata la terapia) e far eseguire un esame microbiologico ad un laboratorio specializzato(ogni studio veterinario ne ha uno a cui appoggiarsi) e NON avvalersi degli snap test (che risulterebbero quasi sicuramente positivi anche se il parassita è stato ormai debellato a causa degli antigeni ancora presenti).
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