BF FORUM - il primo Forum dedicato al Bouledogue Francese (French Bulldog - Boule)

Il Bouledogue Francese, spiegato da Pat WILSON,allevatrice con affisso WILCOTT

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daniloboule
view post Posted on 31/7/2009, 22:01




Movimento del Bouledogue Francese

Il movimento del Bouledogue, soprattutto quando si allontana sono fuori dal normale e i giudici che non sanno molto bene qual è la corretta camminata continuano ancora a penalizzare i movimenti che sono corretti. La ragione è che, guardando l'azione con un trotto normale, il movimento del bouledogue, per l’ osservatore da lontano sembra anormale.
Nello standard americano la descrizione stabilisce “il movimento corretto è di Double Tracking, cioè, a doppia impronta”.
Io penso che questa frase, in gran parte, spieghi come si muova la razza. Nonostante il termine “a doppia impronta” non appare in nessun dizionario di termini canini, ma a impronta unica sì: “movimento con tutte e quattro le zampe toccando per terra”.
A doppio stampo, quindi, dovrebbe essere quando tutte e quattro le zampe toccano per terra formando due linee.
Ma, qual’ è la distanza fra le queste due linee??Dovrebbe essere la distanza come quella del disegno???
A.- (la distanza tra le zampe è uguale alla distanza tra i gomiti), oppure come si può osservare nel disegno B.-, con le due zampe avvicinandosi lentamente??.
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Ogni razza canina minimizza lo spostamento laterale (oscillare da una parte all'altra), attraverso un certo grado di convergenza delle zampe. Sulla base di studi di alcuni video fatti ai bouledogue francesi, morfologicamente corretti, osservati mente si avvicinano all obbiettivo a velocità normale sul ring, si può vedere che le zampe anteriori mostrano una convergenza come quella del disegno B. Quando non accade così, come nel disegno A, la parte superiore del gomito è corta e angolata.
Visto da dietro, allontanarsi.
Quale di questi due boueldogue, boule C o boule D, secondo te si muove di forma corretta???
Il boule D porta le zampe posteriori di forma retta. Il boule C le porta bilanciate, consumando troppa energia nell’ arco che origina.
Se hai risposto il cane D, stai favoreggiando un trotto di resistenza e, in questo modo, sottrai quello che fisicamente appartiene unicamente al French.
1.- Il “Topline Roach” (linea superiore)
2.- Le zampe posteriori più lunghe di quelle anteriori.
3.- Il corpo (visto dall’ alto ) allungato alle scapole e tronco più lungo all’ altezza del garrese rimontando verso il posteriore.
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Il French del disegno (che in realtà si allontana dall’ osservatore in linea retta) è stato disegnato in diagonale con sequenza di movimento per dimostrare in un modo migliore lo spostamento delle zampe posteriori.
Nella prima fase, la distanza relativamente grande tra gli spazi da l’ impressione che tutto sia normale, e che la zampa sinistra sia portata sempre in avanti formando così una linea con la zampa anteriore (figura B). Ma questo non è il caso, Nella fase 2, seguendo con la sequenza quando la zampa sinistra ritocca il suolo nella fase 9, la zampa posteriore si sposta in avanti prima, formando un’ arco, e poi, si sposta verso l’ esterno nuovamente facilitando lo spostamento dalla parte posteriore della coda rappresentata come un timone, permettendo il bilanciamento del corpo
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La sequenza dello studio del video, suggerisce che la zampa posteriore, completando un arco completo, non tocca direttamente dietro la zampa anteriore, se non che rimane leggermente dietro alla linea della zampa anteriore. Il motivo è il corpo a forma di “pera”.

Costituzione del Bouledogue Francese

La base fondamentale necessaria per il mantenimento di un soggetto puro e omogeneo non si trova interamente contenuta nella conoscenza dello standard, se non che, in parti uguali, nella conoscenza delle particolarità anatomiche e fisiche che segnano le ragioni di tale movimento e tali caratteristiche fisiologiche. Alla nascita della razza non è stato facile, e ci sono state notevoli difficoltà nel trovare, coltivare e migliorare la stessa.
Troppi affezionati alla razza non sanno apprezzare, analizzare ne tanto meno giudicare un Bouledogue francese se non c’ è una ragione logica e costruttiva: se bene loro sanno il “come”, e ignorano il “perché”.
Faremo un’ inventario delle ragioni anatomiche che danno ai nostri Bouledogue il loro aspetto e la loro taglia, nel frattempo ricorderemo questa frase di Mde. De Comminges:”un bouledogue deve sembrare un bouledogue, e a nient’ altro”.
Lo scheletro non è diverso ad altre razze, in proporzione soltanto le ossa mostrano di appartenere ad una famiglia di tipo ultra brevilineo. Tra i quali si incontrano: il carlino, bulldog inglese e, in minor grado, il Boston terrier.

Movimento

Nonostante, queste razze rappresentano caratteristiche morfologiche tipiche che lo differenziano fra loro (sempre a livello dello scheletro) perfettamente,
all’ analizzare lo scheletro del bouledogue ci rendiamo conto che la prima condizione estetica di questo “edificio” è una costruzione estremamente compatta e quadrata.
La prima constatazione: l’ articolazione (come quella in tutti i cani) tanto a livello di scapole, che di bacino no si adattano, come nell’ uomo, con le rispettive “teste e rotule” sono fissate profondamente nel buco. Le teste delle ossa e i suoi alveoli sono meno profondi, si mantengono fissati esclusivamente per un gioco di tendini e muscoli.
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Se l’ apparato muscolare non funziona più (a causa di malattie, fratture ecc.) il cane darà l’ impressione di esere “disarticolato” : i tendini e i muscoli non fissati più correttamente non assicurano l’ unione indispensabile per reggere la testa dell’osso agli alveoli. In un cane normale, leggero, questo si nota meno che nel nostro pesante e macigno bouledogue. Moltissimi “movimenti” sbagliati sono dovuti ad una mancanza di esercizio, riducendo al minimo il camminare:e la solidità delle articolazioni ossee dipende da una perfetta cura della muscolatura.
Segnaleremo due parti dello scheletro che limitano la porzione orizzontale del tronco: la croce e il bacino, questi , sono costituiti dalle scapole e dall’ anca facendo affidamento su di essi per il movimento.
Sottolineeremo che le ossa della parte anteriore sono di costituzione massiccia rispetto al posteriore. Le zampe anteriori servono principalmente d’ appoggio; il centro di gravità passa per il primo terzo del corpo, in pieno petto, così l’ ossatura della parte anteriore deve quindi sopportare i due terzi del peso totale del corpo.
Ricordiamo che il cane è un digitigrado, cioè, che cammina appoggiando solo le dita della zampa piuttosto che le piante sul suolo. Appare, avvolte, nel bouledogue uno schiacciamento delle articolazioni della zampa, dovuto ad una sbagliata calcificazione che si traduce in una cattiva postura.
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La forza muscolare non può essere correttamente trasmessa se non tutti i muscoli, tendini ed articolazioni sono in se, corretti. Da qui, l’ enorme importanza che ha la solidità di tutte le articolazioni ossee di un cane particolarmente massiccio, quanto sensibile allo squilibrio.
Gli anteriori sono quelli che li sostengono. Devono essere forti, verticali, dritti e bene posizionati. La linea di postura che nasce dalla zampa, che è la base, deve passare dalla parte superiore delle scapole. Questo è un’ osso piatto, obliquo, abbastanza voluminoso e che si sente facilmente al tatto
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I posteriori fanno da propulsori. Sostengono il corpo e trasmettono il movimento appoggiandoli sull’ osso iliaco. La postura delle zampe posteriori è una linea verticale la quale base sono le dita della zampa e scendendo un po’ prima dell’ articolazione del femore e dell’ osso iliaco.
La costruzione “ a specchio” dell’ ossatura superiore dei posteriori e anche degli anteriori, assicura l’ equilibrio e la scioltezza della marcia, dovuto al giusto equilibrio delle azioni muscolari di entrambe le posture: se le zampe anteriori tirano più che spingere, le posteriori spingono più che tirare.
Il bouledogue si appoggia su una zona definita trapezio nella quale i lati paralleli sono rispettivamente: più grande nella zona larga anteriore, sopporta due terzi del peso totale e il più piccolo, il posteriore, sopporta il resto del peso. Possiamo dedurre, dalle zampe anteriori più grosse che non solo gli servono da appoggio ma che formano anche una parte importante della locomozione. Il bouledogue è come dire che è “il modello a trazione a quattro zampe” delle razze canine.
Osservando i movimenti dello scheletro durante la marcia libera, vedremo che il movimento naturale provoca, attraverso lo spostamento dei punti di appoggio alcuni movimenti contrari d’ equilibrio delle scapole e di bacino, e una leggera torsione della colonna vertebrale sul suo asse.
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E’ questo spostamento delle unioni dei posteriori ed anteriori che da al bouledogue il loro caratteristico passo ondeggiante nel camminare. Tutte le marce anormali (ad eccezione di quelle derivanti da problemi celebrali o del sistema nervoso) sono il risultato di una struttura precaria (tarso e metatarso dritti, zampe di coniglio, ecc) o che hanno subito un trauma.
L’influenza durante la crescita è determinante. Un buona o cattiva calcificazione dello scheletro nei primi 18 mesi si ripercuote in gran parte sull’ aspetto generale del cane. Le impronte sulla sabbia, neve, la terra bagnata ci dicono sulla forma dell’ andatura.
Il movimento normale è flessibile: il treno anteriore e posteriore si spostano quasi simultaneamente.
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Nello spostamento della zampa destra anteriore e della zampa sinistra posteriore non si staccano nello stesso momento dal suolo, se non uno dopo l’ altro a distanza di pochi centesimi di secondo, alcune volte. Lo spostamento nel tempo permette al nostro massiccio piccolo bouledogue di mantenere l’ equilibrio, compensando l’ azione muscolare riflessa nel movimento d’ equilibrio nel suo modo di camminare.
La marcia troppo lenta, blanda, non è più un movimento incrociato, è lo spostamento delle zampe anteriori e posteriori avviene dallo stesso lato.
In quanto alla corsa, è fatta da saltelli successivi. Le due zampe posteriori si muovono praticamente insieme, spingono il corpo in avanti e si staccano dal suolo un poco dopo delle zampe anteriori. Queste ultime spingono il corpo in avanti, mentre le zampe posteriori si piegano sotto il ventre.
Il bouledogue francese, visto di profilo, si può inserire in un quadrato. Li chiameremo I, II, III, IV i suoi angoli.
La verticale I, II passando d’avanti alla zampa anteriore, continua per meta del petto e va a finire all’ inizio del collo, a secondo della taglia del soggetto
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La verticale III, IV delimitano la punta della coda, il tallone e la parte posteriore della zampa.
L’ orizzontale II, IV, delimitano la parte media della schiena.
Un secondo quadro interno chiamato “quadro di postura A,B,C,D” è composto da:
La verticale A,B che attraversa la zampa al livello terminale delle falangi, passa d’avanti al metacarpo attraversando la zampa e finendo verso l’ articolazione della spalla.
L’ orizzontale B,D va dalla scapola all’ articolazione femoro-iliaca.
La verticale C, D passa dietro al femore, d’ avanti al metatarso per terminare sopra le falange della zampa.
L’ interpretazione della forma deve essere effettuata in figure geometriche così da facilitare e capire le proporzioni del soggetto.
Il nostro bouledogue è un cane di linee estremamente difficili. La ricerca sistematica dei punti di passaggio delle verticali e delle posture è la preoccupazione maggiore di ogni giudice. Una volta che i punti B: posizione della parte bassa delle scapole (articolazione scapolo - omerale) e D: Posizione del bacino (articolazione coxo – femorale) sono stati fissati ed è possibile concludere:
1.- che la postura sia corretta.
2.- Definire ambo i quadrati, l’ esterno I,II,III,IV e l’ interno A,B,C,D.
L ‘importante non è definire un tipo di cane nello specifico ma bensì, cercare il soggetto più armonioso possibile.
In particolar modo cercando l’ asse di simmetria nei quadrati.
Inserire soltanto il soggetto nei quadri e nell’armonia della postura non è tutto. A questa armonia che vediamo di profilo c’è da aggiungere quella che vediamo di fronte, dato che questa determina la fisicità del cane, nella quale deve essere visibile ugualmente un quadrato fra le zampe, essendo i suoi lati verticali le zampe, che devono essere rette, e i lati orizzontali il suolo e la linea che unisce le ascelle.
Osservandolo in modo tridimensionale è possibile attenere un’ immagine rappresentativa della struttura interna ed esterna, apprezzando la struttura ossea sotto il pelo e la muscolatura.
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In uno scheletro insufficiente, ricoperto di una forte muscolatura ci saranno sempre unioni articolari troppo fine per il corpo; è con rispetto a queste unioni che si possono osservare le ossa, toccandole ci informerà sulla relazione che c’è tra le dimensioni delle ossa e lo sviluppo muscolare. Un cane obeso non è per forza muscoloso e una ossatura fine porterà, quando la muscolatura è normale, a membri relativamente fini.
La definizione di “postura” che daremmo in questo caso e: “la posizione normale delle zampe sotto al corpo”. La prima funzione di questa posizione è la ricerca dell’ equilibrio naturale che favorisce un movimento facile. Un cane ben equilibrato, di struttura compatta, non può avere un giusto equilibrio, soprattutto se i quarti anteriori non sono ben equilibrati da una giusta parte posteriore.
Le posture vengono sempre analizzate in riposo di fronte e di profilo. In movimento, lo spostamento relativo del corpo deve essere armonioso su tutti gli aspetti. La regolatezza del movimento, l’ equilibrio, l’ azione, l’ eleganza della marcia sono dovuti alla conformazione della postura. Le giuste posture danno l’ impressione di una marcia leggera: il bouledogue “marcia sul nulla” e l’ appoggio che ha, sembra uscire dalle sue zampe. Ed è questo il porte disinvolto di cui parla lo standard, di un giusto movimento del digitigrado.
Un difetto della verticalità delle posture si traduce da un movimento sbagliato, come la postura della parte anteriore è semplice, quella dei posteriori è altamente delicata.
La posizione è soggetta a cambiamenti ( suolo irregolare, motivi psicologici, ecc) è molto importante allenare un buoledogue per una corretta gara, non solo per metterli in rilievo ma bensì, cercando di sminuire i loro diffeti.
L’ errore è giudicare la postura del cane dopo una lunga attesa.
Se noi giudichiamo le posture del cane, subito dopo la fine della marcia, otterremo moltissime conclusioni sulla struttura delle ossa e del suo equilibrio. Il movimento ci rivelerà i punti delle articolazioni. Nel momento di fermo, il movimento che realizzerà il cane verso la postura definirà la stabilità e posizione.
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Succede spesso che questa posizione di riposo viene corretta artificialmente dal suo portatore, mascherando in questo modo i difetti del cane, molte volte viene alzato il posteriore del cane per renderlo ancora più angolare e dritto.
Soltanto dopo aver osservato un cane in movimento potremmo giudicare le sue posture da fermo stando attenti nel ricordare ciò che la marcia del cane ci ha fatto vedere. Ed è solo allora che verrà applicata lo schema delle forme geometriche anteriormente viste, l’ armonia di tutti e due i quadrati (A;B,C,D – I,II,III,IV).

Le forme dei bouledogue da Pat Wilson

E’ importante la Silhouette di un Bouledogue?
Bene, credo sia interessante illustrare vari esempi e così riuscire a farci un’ idea. Non li ho inventi io, tutti quelli che si possono vedere sul ring di qualunque esposizione in cui vengono giudicati i frenchies, eccetto, forse, l’ esempio perfetto, non c’è ne sono troppi in giro!!.
Questa è un’ approssimazione sulla mia idea di una Silhouette perfetta, pressa dallo standard: cane piccolo e forte, compatto, solido e con delle ottime ossature. Corto, muscoloso, petto arrotondato, ampio e profondo. “Roach Back” ( si riferisce alla linea superiore, si alza fino ai reni e scende subito). Scapole ampie, stringendosi verso i reni. Buon “cut up” (linea ventrale verso l’ alto). Costole ben arrotondate. Non esagerando su nessun punto, l’ armonia è esenziale.
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E’ molto comune e sembra di essere in crescita, e sorprendentemente, molto spesso vince le gare. Se osserviamo frenchies campioni su vecchie fotografie, ci renderemmo conto che alcuni di loro avevano questo aspetto. “Top line” ( linea dorsale) e linea ventrale retta, frequentemente di petto stretto e costole piatte, danno l’ impressione di essere rettilinei. Il “Top line” retto predisporre la posizione della coda alta. Visti dall’ alto questi cani, non hanno l’ ideale “forma a pera”, cioè non hanno cintura.
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Mostra una scorretta postura della testa, normalmente, dovuta ad spalle mal posizionate e a un “Top line” poco definito.
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Molto spesso descritto come un buon “Roach back”…ma non lo è, La curvatura del “Roach Back” non si trova sui reni come dovrebbe, invece nasce dalle spalle scendendo velocemente ai reni, dando luogo ad una specie di gobba o “schiena da cammello”. Questo unito ad una cattiva unione delle zampe e la testa.
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Si osserva un Franchy di ossatura fine, collo, zampe e groppa troppo lunghe. Troppo profonda la curvatura dietro le spalle che producono un esagerato “Roach back”.
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E’ ovvio. Troppe corte le zampe che distrugge l’ armonia richiesta dallo standard.
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Collo molto corto che ci da l’ impressione che la testa esca direttamente dalle spalle. Ha anche un “Top line” piatto che porta la coda in alto.
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Ancora una volta l’ armonia viene spezzata dall’ altezza delle zampe.
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Questi sono semplicemente esempi delle Silhouette o forme che noi vediamo, ma se consideriamo altri fattori, che fanno parte, come ad esempio, metacarpo troppo alto, frontali povere, ecc, le combinazione diventano infinite. Il tuo cane può possedere una testa giustissima e bella o avere un buon movimento ma….ha una bella forma? Se ce l’ ha, allora, probabilmente, avrà quella apparenza speciale di qualità e classe.


Pat Wilson: Allevatrice inglese di Bouledogue francesi. Con una linea ben definita sotto l’ affisso Wilcott e giudice specialista di questa razza.

fonte: http://www.oficial-dog.com

 
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jolies chouettes
view post Posted on 1/8/2009, 17:11




grazie Danilo,
un articolo davvero interessantissimo! :woot:

ma lo hai tradotto tu?
 
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daniloboule
view post Posted on 1/8/2009, 18:13




e si in collaborazione con mia moglie( era in spagnolo e quindi ne ho approffittato :D) . E' stata dura ma mi sono divertito a farlo e con l'occasione mi sono poi venute altre ideuzze da inserire nel forum, nei prossimi giorni vedrete :lol: :lol:
 
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jolies chouettes
view post Posted on 2/8/2009, 13:04




complimenti per il lavoro! :clapping.gif:

il "team danilo" è una forza! :thumb_yello.gif:

Edited by jolies chouettes - 4/8/2009, 16:41
 
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@nita - Paola
view post Posted on 4/8/2009, 13:08




davvero interessante, e che gran lavoro :grazie Danilo & moglie ;)
 
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LAURA - ggeneve
view post Posted on 4/8/2009, 16:14




Grazie Danilo ...molto ben fatto!
 
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RescueCenter
view post Posted on 23/8/2009, 08:50




grazie per l'UP laura :biggrinthumb.gif: ...sto leggendo con molto molto interesse! :thumb_yello.gif:
 
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RescueCenter
view post Posted on 27/8/2009, 06:49




CITAZIONE (daniloboule @ 31/7/2009, 23:01)

...pero' i punti di repere che permettono di inserire un cane in un quadrato o in un rettangolo non sono un'opinione :renske.gif: e si misurano con degli strumenti (poi certo con l'occhio abituato li individui senza metro a nastro o cinometro). Si possono stabilire altre misure per dare indicazioni sulla razza come penso sia nell'intenzione dell'autrice, ma se parliamo di cani nel quadrato o nel rettangolo, c'è un solo modo per dirlo ;)

o lo iscrivi in I,II,III,IV (ed è un rettangolo, molto raccolto, vicino ad un quadrato, ma pur sempre un rettangolo) o lo iscrivi in A,B,C,D (ed è un quadrato). Ma io direi che non lo iscrivi nè nell'uno nè nell'altro.

I punti di repere per iscrivere un cane nel quadrato o nel rettangolo sono garrese->terra (non dalla punta dell'angolo scapolo omerale a terra [B,A]) + angolo scapolo omerale->tuberosità ischiatica [II,IV].

Tutto il resto è interessantissimo! Oltre che importante!
Ma una delle prime cose per capire se un cane è trottatore o galoppatore è sapere come iscriverlo o meglio viceversa
poi ci sono cani che si avvicinano ai limiti di uno o dell'altro e ci sono anche altre caratteristiche che lo definiscono e c'è differenza di costruzione tra galoppatore veloce o velocissimo o trottatore o trotto allungato.
Ma intanto bisogna stabilire se è un galoppatore o un trottatore, per giustificare una costruzione piuttosto che un altra.

My humble opinion ovviamente.
Non ne verrò mai a capo :wacko:
 
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CARLOTTA!
view post Posted on 28/8/2009, 14:33




complimenti per l'articolo!!!! è molto interessante!!!
 
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italiankiwi
view post Posted on 21/9/2009, 17:13




Complimenti Danilo,
leggo sempre i tuo post con attenzione e delle volte li devo leggere ancora un paio di volte per capire ma nonostante questo li trovo sempre molto interesanti.
Una cosa che mi sono sempre chiesto e come mai che parrechia differenza tra i Boule. Non dico quello piu grasso o magro ma propio la stazza.
Vedi dei piccoli carri-armati a quelli piu grandi e longelini. Alcuni con teste normali e altri con la testa larga come il corpo.
Queste differenze non lo viste nei labrador oppure dobermann.
 
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jaspy
view post Posted on 23/3/2012, 09:24




Bellissimo post!!!
 
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@nita - Paola
view post Posted on 10/1/2013, 22:00




Ve la ricordate questa discussione ? ^_^
Per i nuovi iscritti magari e'Meglio rispolverarla
 
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annalinda
view post Posted on 11/1/2013, 12:19




:woot: :woot: anche ai vecchi iscritti piace rileggere questo post!!!! ;) ;)
sempre utile e bellissimo ....... :biggrinthumb.gif:
 
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doublefacebulldog
view post Posted on 11/1/2013, 15:33




CITAZIONE (annalinda @ 11/1/2013, 12:19) 
:woot: :woot: anche ai vecchi iscritti piace rileggere questo post!!!! ;) ;)
sempre utile e bellissimo ....... :biggrinthumb.gif:

straquoto Anna!!!
tutti dovremmo leggerlo e...rileggerlo mille volte questo post!!!

Grazie Paola che lo hai rispolverato!! :biggrinthumb.gif:
 
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massistella
view post Posted on 11/1/2013, 15:57




Bellissimo ed utilissimo...grazie per averlo messo nuovamente in evidenza...!!!

:biggrinthumb.gif: :biggrinthumb.gif: :biggrinthumb.gif:
 
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16 replies since 31/7/2009, 22:01   4119 views
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